mercoledì 20 aprile 2011

Pdl all'attacco della Costituzione



"Il Parlamento è sovrano assoluto"

Il partito del premier deposita una proposta di legge per riformare l'articolo 1 della costituzione ribadendo "la centralità del parlamento nel sistema istituzionale della Repubblica". "Anche il capo dello Stato mortifica l'Aula". Il deputato: a titolo personale. Bersani: "Scrivano che la Repubblica è fondata su Scilipoti"

ROMA - Un Parlamento "troppo debole, tenuto sotto scacco da magistratura e Consulta" al quale "bisogna restituire quella centralità che la Costituzione gli assegna". Così il deputato del Pdl Remigio Ceroni spiega il perché della proposta di legge costituzionale con cui chiede di integrare l'articolo 1 della Carta, mettendo nero su bianco il fatto che al centro delle istituzioni debba esserci il Parlamento, "titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale".

"Il Parlamento è sovrano, gerarchicamente viene prima degli altri organi costituzionali come magistratura e Consulta e presidenza della Repubblica". Dal Pdl un nuovo attacco ai giudici ma anche contro il capo dello Stato: una proposta di legge per riformare l'articolo 1 della Costituzione ribadendo "la centralità del Parlamento nel sistema istituzionale della Repubblica". A lanciare la proposta è il deputato Remigio Ceroni secondo il quale, "visto che al momento non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del Parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte Costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c'è un conflitto, bisogna specificare quale potere è superiore".La legge consta di un solo articolo: il comma 1 dell'articolo 1 della Costituzione è sostituito dal seguente comma: "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale".

Attualmente, l'articolo 1 della Costituzione recita: "l'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Ma questo, per Ceroni, non è sufficiente a ribadire la "superiorità gerarchica" delle Camere rispetto agli altri organi e poteri. Da qui l'idea della proposta. Che, dice, "è fatta a titolo personale. Non ne ho parlato con Berlusconi né con altri dirigenti del Pdl".

"Nella mia riflessione - tiene a precisare Ceroni- non c'è un attacco al Quirinale. Ho parlato dei poteri del Parlamento, ma anche del governo, che sono deboli e tenuti sotto scacco da Csm e Corte costituzionale. Non ho tirato in ballo il Colle. Sono convinto del fatto che il potere della magistratura stia sottomettendo quello del Parlamento e dell'esecutivo e questo non fa bene agli equilibri necessari in una democrazia parlamentare come la nostra".

SFOGLIA LA COSTITUZIONE ITALIANA 3

Negative le reazioni dell'opposizione. "Basta che scrivano un solo articolo: la Repubblica è fondata su Scilipoti, così risolvono", ironizza il segretario del Pd Pier Luigi Bersani tirando in ballo uno dei cosidetti "Responsabili". "E' necessario che Berlusconi torni in Parlamento a giurare sulla Costituzione e porga una volta per tutte le sue scuse al presidente Napolitano", rincara il responsabile riforma dello Stato del Pd, Marco Meloni. L'Idv invece parla di "attentato alla Costituzione" e invoca l'intervento del presidente della Repubblica.

Per Libertà e Giustizia e Articolo 21 "alla guerra totale, purtroppo preparata con cura, in questi anni di colpevoli silenzi, si risponde soltanto mettendo insieme tutte le forze democratiche che si rendano conto che in Italia è in atto un tentativo di golpe istituzionale, attraverso il tradimento della Costituzione su cui pure hanno tutti giurato". Infine l'Udc che definisce l'iniziativa del deputato del Pdl "in linea con ciò che ha detto più volte Berlusconi".

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