sabato 9 aprile 2011

Immigrazione, Mosella a Maroni: «Nessun piano solo slogan»


Signor Presidente, signor Ministro, noi restiamo convinti, oggi come ieri, che il problema era e rimane il traffico di esseri umani. Sono loro, i trafficanti, i veri assassini di tante vite innocenti, ed è lì, in quella direzione, che bisogna guardare. Ciò non toglie però che il diritto ad una civile e dignitosa accoglienza nel nostro Paese di quanti fuggono dal nord Africa è stato soddisfatto finora - lei non se ne deve avere a male - solo dalla generosa popolazione di Lampedusa. Questo è passato nell'immaginario collettivo. Anche quando sono stati costretti ad alzare la voce per segnalare situazioni insostenibili, lo hanno fatto da italiani, unendo la rabbia e la solidarietà. È una situazione che sconta un tragico ritardo di programmazione delle politiche dell'immigrazione costruita con l'apporto di una cooperazione europea ed internazionale che riconosca il ruolo centrale che l'Italia riveste nel mar Mediterraneo. Nel cuore della tragedia umanitaria, che ha la precedenza su ogni altra considerazione, devono radicarsi le ragioni di una politica della ragionevolezza che pur nella complessità e gravità dei problemi produca concrete azioni pubbliche per il superamento della crisi.
Nei prossimi giorni avremo modo di verificare il piano della nuova Tunisia che lei oggi ha balbettato. Vigileremo e la incalzeremo affinché il Parlamento sia costantemente informato. È un fatto che l'Italia si è fatta trovare impreparata. Donne, bambini, giovani, adulti affamati, spaventati e disperati sono stati accolti e smistati con una logica incomprensibile, disordinata e improvvisata tanto da destare non pochi sospetti di voluta mala accoglienza. Mentre parliamo tante piccole Lampedusa stanno nascendo sul territorio nazionale, replicando gli stessi errori, le stesse omissioni, la stessa disorganizzazione e la stessa confusione.
A livello internazionale ci troviamo in uno stato di preoccupante isolamento - vedremo l'esito degli incontri che lei ha annunciato - quando invece il Paese avrebbe dovuto porsi a capo di una task force umanitaria nel Mediterraneo e, in questo particolare momento storico, assumere in essa un ruolo di punta. La verità è che manca la volontà politica per predisporre dei normali Centri di accoglienza e smistamento per «persone umane». Manca un piano semplicemente all'altezza di questo nome. Avete riassunto tutto in uno slogan volgare..

Nessun commento:

Posta un commento