mercoledì 27 aprile 2011

AMBIENTE 1

AMBIENTE
L'articolo 9 della Costituzione Italiana tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico della Nazione. Il compito dell'amministrazione deve essere quello di tutelare il territorio dalla speculazione di pochi a discapito di tutti e il bene comune deve prevalere su quello privato. Ma a Gubbio questo principio elementare non viene rispettato. Un esempio è il progetto di un IMPIANTO EOLICO  da realizzarsi sui "prati di Petazzano" presentato dalle Cementerie Barbetti oltre 2 anni fa e mai discusso in città, che prevede la realizzazione di 11 pale eoliche dell’altezza di 120 metri ciascuna, con pale di 90 metri di lunghezza e 32.000 metri cubi di aree cementificate che le renderebbe ben visibili da ogni punto del territorio eugubino. L'Associazione Italia Nostra e fortunatamente la Soprintendenza hanno sonoramente bocciato tale previsione proprio per l'eccessivo impatto ambientale. In soccorso alle cementerie è intervenuto il vicepresidente del Consiglio Regionale Goracci che, oltre ad aver spostato durante  il suo mandato di sindaco la  previsione di tali impianti dalle proprietà comunali a quelle private, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale in cui "contesta" la legittimità del parere della Soprintendenza. I politici locali ed i candidati alle prossime amministrarive non parlano MAI di questo progetto e la cosa ci sembra strana. Noi ritieniamo che un intervento di tale rilievo non si configuri come un fatto privato, ma abbia una valenza pubblica e ci sentiamo di sostenere la Sovrintendenza nella posizione contraria a tale progetto. Noi c’impegneremo a redigere un regolamento che tuteli il nostro paesaggio dal fotovoltaico e dall'eolico SELVAGGIO, per far si che tali interventi non vadano a danneggiare gli interessi della collettività, promuovendo opere meno impattanti come il micro-eolico  ed il fotovoltaico integrato. La nostra idea è quella di utilizzare prima le aree già compromesse dal punto di vista paesaggistico, come ad esempio le aree CAI, e costituire dei Consorzi cui partecipino  Comune e cittadini al fine di distribuire in modo più equo i vantaggi dello sfruttamento di queste energie rinnovabili.

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