venerdì 11 marzo 2011

"fermare l'eolico selvaggio.."

«Un decreto legislativo di recepimento della direttiva europea che corregga efficacemente l’attuale situazione di installazione selvaggia dell’eolico e del fotovoltaico dovrebbe mirare alla regolamentazione delle concessioni rilasciate e sulla loro reale utilità e, per quanto riguarda l’eolico, aumentare adeguatamente i controlli soprattutto sulla loro ubicazione». Ad affermarlo è Diego Tommasi, presidente di Alleanza Ecologica per l’Italia. «Sarebbe senz’altro più sensato impegnare gli 8mila MW previsti dalla Direttiva Ue - spiega - soprattutto per il fotovoltaico che, grazie ad una continua evoluzione tecnologica, ha un potenziale enorme di utilizzo, in teoria, ben superiore al limite di MW imposti dalla Ue. Al contrario dell’eolico che in nessun caso potrà dare un contributo superiore al 2% dei consumi finali di energia».
«Il testo presentato alle Camere, rappresenta un correttivo labile ma, purtroppo, non distingue tra gli impianti utili a uso privato e industriale e gli impianti installati ad unico scopo di lucro, che devastano le aree agricole produttive. E’ da tempo – continua Tommasi – che noi associazioni ambientaliste ci troviamo in sintonia con l'autorità per l'energia, il Gse e gli osservatori più attenti, denunciando le speculazioni e le distorsioni finanziarie, provocate dall'eccesso di incentivi alle sole fonti rinnovabili elettriche».
«Alleanza Ecologica – conclude Tommasi – chiede una riforma autentica che elimini gli eccessi per l’eolico, che definisca diminuzioni graduali del sostegno al fotovoltaico in armonia con l'abbassamento dei prezzi, tuteli il territorio con regole più severe; inserisca nel sistema di sostegno le fonti più efficienti e con maggior potenziale come quelle termiche e di sostituzione dei combustibile fossile, che con misure equilibrate e articolate favorisca la formazione di un sistema di imprese di prodotti italiani di qualità, competitivo sui mercati esteri».

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