giovedì 24 marzo 2011

API Umbria: Partecipare al proprio Futuro

API Umbria: Partecipare al proprio Futuro
In questi ultimi mesi la scena politica è stata completamente catturata dal susseguirsi frenetico di notizie riguardanti i facili costumi di un premier intento ad impiegare le proprie energie, non tanto alla ricerca di idee e soluzioni utili a risollevare l’Italia dalla grave crisi socio economica nella quale versa ma al proprio edonismo.
Se si considera inoltre che, l’attuale legge elettorale ha impedito agli elettori di scegliere i propri rappresentanti (e il bipolarismo si è dimostrato inutile e forzato) e che la maggioranza di governo è tenuta insieme, più che da una forte e sospetta disciplina di partito, da interessi personali, risulta naturale che il cittadino sia interdetto, indignato e sfiduciato dal mondo politico.
Ma è proprio partendo da questo clima di disaffezione generale alla politica che API Umbria lancia il suo messaggio di mobilitazione civile a tutti i cittadini/e, i politici, le associazioni, i movimenti, i circoli che sono intenzionati a raccogliere l’ invito a partecipare ad una nuova proposta politica che raccolga le istanze improrogabili di rinnovamento con l’obiettivo di riportare la persona  al centro della politica.
Partecipare è l'unico modo che abbiamo per riprendere il controllo sul processo democratico di questo paese che ormai è a rischio, da quando i bisogni delle persone vengono sistematicamente calpestati da decisioni pilotate verso gli interessi dei grandi gruppi di potere, capaci di condizionare le decisioni politiche, alterando spesso in maniera irreversibile gli indirizzi di salvaguardia e sviluppo del territorio e della sua popolazione.
Partecipare – fisicamente – agli incontri, alle riunioni degli organismi, alla vita dei circoli, agli obiettivi delle associazioni, far sentire la propria voce, confrontare le proprie idee, dialogare con i rappresentanti politici è il ricorso ad una ricetta ,già scritta nel passato (che può sapere di retorica, è vero), ma l'unica che può salvarci, oggi più che mai, da questa deriva di individualismo, di disinteresse e populismo bieco.
Partecipare per condividere e lavorare, nell’interesse comune, alla più completa integrazione tra le generazioni, tra le entità sociali (famiglia, scuola, sanità...), tra le realtà pubbliche e private, tra il cittadino, la politica e le istituzioni. 
Noi pensiamo ad una Regione progettata e vissuta come una grande città - territorio capace di far convergere le forze umane e finanziarie, combattendo la dispersione e il localismo, capace di creare ricchezza diffusa, mettendo a frutto le potenzialità e l’impegno delle persone.
LA MIA CITTÀ È... L'UMBRIA ci sembra lo slogan adatto a sintetizzare, il contenitore adatto a raccogliere un vero e proprio NUOVO passaggio culturale e politico.
Scelte lungimiranti e partecipate, sviluppate sinergicamente sui punti-chiave della vita regionale, su alcuni dei quali ci soffermiamo brevemente:
  • l’economia reale e il lavoro (la metà delle donne ed oltre un quarto dei giovani, anche molto preparati, non trovano opportunità occupazionali), che possano ritrovare uno slancio vitale dalla promozione dell’ “economia verde” del turismo, dell’energia alternativa, dell’agricoltura biologica, dei prodotti tipici di qualità;
  • la sanità pubblica, perché – con una efficace amministrazione delle risorse e un’ attenta lotta agli sprechi – si possa garantire l’erogazione di servizi di qualità (con tempi di attesa il più possibile limitati), mettendo al centro il malato e non solo i problemi di bilancio;
  • l’ambiente, peculiarità della nostra regione che va protetta e consolidata, promuovendo un punto d’incontro tra la tutela della natura e del territorio e il necessario sviluppo economico basato sull’utilizzo di energie rinnovabili, su un efficace sistema integrato di raccolta differenziata e riutilizzo energetico dei rifiuti, sulla tutela della flora, della fauna, delle acque e di quei veri e propri gioielli storici ed urbanistici che sono le città umbre;
  • il turismo che, puntando sull'azione coordinata di enti, operatori e associazioni, di pubblico e privato,  realizzi un’ efficace e vincente promozione del territorio: la sua tutela, la capacità di accoglienza, i servizi offerti, la vivibilità e la promozione dell’immagine; 
  • lo sviluppo delle infrastrutture e il potenziamento dei collegamenti ferroviari, per uscire dall’isolamento e dalla marginalizzazione delle nostre imprese e avvicinare l’Umbria a Roma e al resto d’Italia;
  • la qualità della vita, che non è solo prodotto interno lordo, ma tutto un insieme di fattori anche materiali, elementi di natura sociale ed umana, come la preservazione degli “antichi saperi”, che rendono l’Umbria una regione unica nell’immaginario collettivo (“umanesimo della qualità”).
  • l’istruzione, intesa come veicolo per una continua crescita della conoscenza( che è la condizione fondamentale per un' attiva partecipazione sociale), strumento indispensabile per incoraggiare uno sviluppo che non turbi l'equilibrio ambientale e come chiave di svolta che permetta di creare, soprattutto nelle nuove generazioni, opportunità economiche che valorizzino le risorse locali ed al tempo stesso riescano ad attrarre in Umbria nuovi investitori nella crescente consapevolezza che un giusto equilibrio socio economico è la chiave di successo per uno sviluppo duraturo. 
 Alleanza per l’ Italia è nata e si batte per promuovere il valore della democrazia, della giustizia, dell' uguaglianza fra i diversi, della solidarietà verso i soggetti in maggiore difficoltà,  per favorire il progresso scientifico, sociale ed economico, per costruire un nuovo ambito politico dove la cultura del dialogo sostituisca quella dello sterile conflitto tra le parti.. 
Nevio De Zolt
Coordinatore Regionale API - Umbria

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