mercoledì 6 luglio 2011

Province, centrosinistra diviso Renzi attacca il Pd: "Occasione persa"



Province, centrosinistra diviso
Renzi attacca il Pd: "Occasione persa"

Il giorno dopo l'astensione che ha stoppato la proposta di abolizione presentata dall'Idv i democratici si dividono. Il sindaco di Firenze: "Potevamo battere un rigore e non l'abbiamo nemmeno calciato".  Anche Vendola favorevole: "Sarebbe un taglio strutturale ai costi della politica"

ROMA - Da "Non si aboliscono eliminando la parola" "Occasione persa", il giorno dopo il voto sulla proposta dell'Italia dei valori per l'abolizione delle province 1 il centrosinistra è spaccato. Già ieri il segretario del Pd Pier Luigi Bersani aveva detto che in materia di province "Serve una riforma complessiva". In sostanza, è presto. Una posizione che all'interno del Pd provoca la reazione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi:  "A chi mi chiede delle province dico che ieri il pd ha perso un'ottima occasione per dare un segnale al paese". Prosegue Renzi: "Io avevo proposto di abolire le province anche quando ero presidente e non era tema di moda. Ma ieri avevamo da battere un rigore e non l'abbiamo neanche calciato!".

Donadi(Idv): "Strategia incomprensibile". Dello stesso avviso il capogruppo a Montecitorio dell'Italia dei valori Massimo Donadi. "La politica - ha detto Donadi - ha perso  la possibilità di dimostrare che è capace di tagliare gli sprechi ed intervenire sulle sacche di inefficienza dell'apparato statale. Tagli agli sprechi ed ai costi della politica che sarebbero doverosi mentre gli italiani, lavoratori, imprese e famiglie, pagano il conto di una pesantissima crisi economica, anche a causa di una manovra iniqua". "Anche l'astensione del Pd 
- ha concluso il capogruppo Idv - ha contribuito a far perdere queste opportunità, con una strategia che risulta francamente incomprensibile"

Zoggia (Pd): "Non basta la eliminare la parola".Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd, circostanzia la posizione del partito: "Non è cancellando una parola che si risolve il problema del costo della politica", e aggiunge: "esiste una nostra proposta per quanto riguarda il riordino complessivo del sistema delle autonomie locali e delle regioni e in questa si colloca anche quella specifica relativa alle province. Un riordino che non deve e non può avvenire indipendentemente da una nuova e più snella visione dello stato, per fornire così servizi efficienti e non duplicazioni burocratiche. E' facile demagogia tracciare un segno sulla parola province, sarebbe una operazione identica a quella fatta da Berlusconi con le grandi opere".

Vendola: "Assolutamente favorevole". "Io sono assolutamente favorevole al taglio delle Province". E' la posizione del leader di Sel e governatore della Puglia Nichi Vendola, che spiega: "L'idea di approfittare della crisi economico-finanziaria per semplificare i luoghi della decisione a me pare una scelta importante". Vendola  ricorda che Silvio Berlusconi "lo aveva proposto nell'ultima campagna elettorale, una delle sue tante promesse da marinaio". Eliminare le province, infatti, secondo il leader di Sel, "sarebbe un taglio strutturale ai costi della politica" in quanto "c'è oggi tra comuni, aree metropolitane, province e regioni una commistione e confusione delle prerogative e responsabilità".

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