mercoledì 6 luglio 2011

Missioni, verso riduzione dei contingenti Napolitano: "Cruciali anche con meno risorse" Il consiglio supremo si è riunito al Qurinale ed ha preso atto che ci saranno meno finanziamenti per gli impegni all'estero. "Anche con meno soldi l'Italia non si sottrarrà agli impegni presi". E sulla Libia si comincia a pensare alla fase "post conflitto"



ROMA - L'Italia non si può sottrarre agli impegni presi per le missioni internazionali, ma potrà ridefinire i suoi contingenti d'intesa con le istituzioni internazionali. Le missioni all'estero, dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, anche se "con meno risorse restano cruciali". Infatti il Consiglio supremo di Difesa ha esaminato "gli impegni operativi delle Forze Armate italiane nei diversi teatri e la possibilità di una loro ulteriore qualificazione che consenta al nostro Paese di mantenere, anche a fronte di una ridotta disponibilità di risorse finanziarie, il ruolo cruciale che esso attualmente svolge a sostegno della sicurezza e della stabilità internazionale, in risposta a minacce, rischi e responsabilità cui l'Italia non può sottrarsi, ma che deve concorrere ad affrontare anche a tutela dei propri interessi strategici".

"A tal fine - prosegue la nota diramata dal Quirinale -  il Consiglio - nel rivolgere il proprio apprezzamento e partecipe omaggio ai militari e civili italiani impegnati con convinzione e spirito di sacrificio nelle missioni internazionali - ha convenuto sull'opportunità di procedere, di concerto con le Istituzioni internazionali e tenuto conto degli sviluppi sul terreno,  ad ogni possibile ridefinizione dei nostri contingenti. La ricerca di soluzioni concordate sarà ponderata e tempestiva".

Quanto alla Libia il Consiglio lascia prefigurare una fine del conflitto. "Con Riferimento alla crisi libica, che riveste 
particolare interesse per l'Italia, è stato effettuato un punto di situazione sull'andamento delle operazioni in corso e sulle loro prospettive", è scritto nella nota. "Al riguardo - si legge - è stata sottolineata l'opportunità di valutare, insieme agli alleati, le possibili azioni da intraprendere nella situazione post-conflittuale che tende a delinearsi a conclusione della missione in corso su mandato dell'Onu".
(06 luglio 2011)

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